giovedì 10 aprile 2008

ELEZIONI 13 aprile 2008. Nessuno ti rappresenta? Astieniti attivamente.



Pochi lo sanno ma la legge prevede la possibilità di rifiutarsi di votare e metterlo a verbale.

Quando si va al seggio e dopo che le schede sono vidimate si dichiara che ci si rifiuta di
votare e si vuole che sia messo a verbale. Le schede di rifiuto vengono CONTATE e sono
VALIDE, contrariamente alle schede nulle o bianche o all'astensione dal voto. Nessun
media (chiaramente) ne parla, sembra che i giochi della CASTA siano già fatti, come al
solito la gente andrà a votare il “meno peggio”. Nel caso le schede di rifiuto arrivassero a
un certo numero ( cosa mai successa nelle elezioni italiane) la casta avrebbe “qualche
problema” nell'assegnare i seggi vuoti e i media saranno obbligati a parlarne. Fate girare
questa mail il più possibile, è l'unica maniera per fare sentire la voce di tutti quelli che
vogliono un sistema con persone veramente nuove e non un branco di professionisti della
politica che rubano soldi parlando di niente. L'astensionismo passivo non fa percentuale di
media votanti e riguardo alle elezioni legislative il nostro sistema di attribuzione non
prevede nessun quorum di partecipazione. Quindi, se per assurdo nella consultazione
elettorale votassero tre persone, ciò che uscirebbe dalle urne sarebbe considerata valida
espressione della volontà popolare e si procederebbe quindi all'attribuzione dei seggi in
base allo scrutinio di tre schede. Altresì le schede bianche e nulle, fanno si percentuale
votanti, ma vengono ripartite, dopo la verifica in sede di collegio di garanzia che ne attesti
le caratteristiche di bianche o nulle, in un unico cumulo da ripartire nel cosiddetto premio
di maggioranza....(per assurdo sempre votando bianca o nulla se alle prossime elezioni
vincesse Berlusconi le suddette schede andrebbero attribuite nel premio di Forza Italia).
Esiste però un METODO DI ASTENSIONE, che garantisce di essere percentuale votante
(quindi non delegante) ma consente di non far attribuire il proprio non-voto al partito di
maggioranza. E' infatti facoltà dell'elettore recarsi al seggio e una volta fatto vidimare il
certificato elettorale, AVVALERSI DEL DIRITTO DI RIFIUTARE LA SCHEDA, assicurandosi
di far mettere a verbale tale opzione; è possibile inoltre ALLEGARE IN CALCE AL
VERBALE, UNA BREVE DICHIARAZIONE IN CUI, SE VUOLE, L'ELETTORE HA IL DIRITTO
DI ESPRIMERE LE MOTIVAZIONI DEL SUO RIFIUTO (es.: “Nessuno degli schieramenti qui
riportati mi rappresenta”).
Il segretario dell'Ufficio elettorale che rifiuta di inserire nel processo verbale o di allegarvi
proteste o reclami di elettori è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la
multa sino a €2.000,00 Testo Unico delle Leggi Elettorali - D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361 -
Art. 104 - Par. 5
P.S. La scelta della data del 13 aprile per il voto in alternativa a quella del 6 di aprile può
apparire casuale ma non lo è affatto: votando il 6 aprile, infatti, i parlamentari alla prima
legislatura non rieletti, non avrebbero maturato la pensione. Votando invece come stabilito
dal Consiglio dei Ministri, il 13 aprile, ovvero una settimana dopo, acquisiranno la
pensione.

Postato da Demetrio

Andrea Rumi