venerdì 29 giugno 2012

Lettera a mia Figlia.

Ho fatto una promessa a me stesso, decidendo di non imporre più a nessuno le mie scelte, perchè spesso, le scelte, implicano condizionamenti imprescindibili per chi le subisce.
Il problema è che ce ne accorgiamo solo dopo averle fatte.
A ragion veduta ho lasciato che tu scegliessi, per il tuo bene. Senza limitarti, neanche per il  fatto che tu fossi ancora adolescente.
Ho fatto bene? Non lo so! Quello che so, è che anche questo vuol dire amare.
Si ama davvero quando si rinuncia al proprio egoismo, permettendo agli altri di essere se stessi.
Ma questa filosofia, spesso, può anche essere vista come menefreghismo.
Ti Amo come un padre ama la sua creatura, ma tu, non puoi sentirti amata se non accetti quello che sono.
Sono scelte.
E tu hai scelto.
Lo hai fatto su basi soggettive unilaterali. Ed io, ho subito quel condizionamento imprescindibile di queste scelte.
Non posso ritenermi padre per il solo fatto che ho procreato e non posso ritenermi genitore se non ho nessuno da accudire. Non posso neanche considerarmi tale solo perchè pago le minime spese.
Sappi che, mai e poi mai, mi perrmetterò di invadere la tua vita.
Lascerò che tu possa esprimere in tutti i modi e con tutti gli strumenti che riterrai opportuni, tutti i lati del tuo carattere.
Sappi che, ogni tuo fallimento, sarà anche una mia sconfitta.
Sappi che, pur essendo lontani, vedremo sempre la stessa luna, perchè il cielo è uno.
Cambierai, oh se cambierai, e tutto ti sembrerà differente.
Capirai che l'amore provato per un fidanzato non è uguale a quello provato per un figlio.
Capirai che per essere adulti non conterà l'età, ma la maturità acquisita.
E capirai.
Prenderai molte decisioni nella tua vita e farai anche in modo che nessuno possa condizionarti, quindi, a volte festeggerai ed altre piangerai, ma ti accorgerai di essere cresciuta sempre un po' di più.
E non so neanche se le leggerai mai queste mie parole. Ma le scrivo qui, in questa rete virtuale, dove ti nascondi con un cognome diverso perchè il senso di appartenenza ancora non ti è chiaro.
Ma queste sono solo parole. Parole formate da lettere che, se mischiate, possono assumere anche un significato differente.
Papà Andrea.

giovedì 28 giugno 2012

"Ho visto uomini, impavidi, guardare in faccia la Morte, ma la Morte non ha occhi, e non guarda in faccia a nessuno".

(A.R.)

"Ho visto Donne cancellare le orme per non lasciare tracce, e poi le ho riviste, in pianto, perchè non ricordavano il passato".

A.R.